Leonid Martynov: 'L'impronta'
Leonid Martynov
L'impronta
E tu?
Entrando in case d'ogni sorta
nelle grigie
e nelle azzurre,
salendo per ripide scale,
in stanze inondate di luce,
porgendo l'orecchio agli accordi dei tasti
e rispondendo a tono alle domande,
dimmi:
che impronta vi lasci?
Un'impronta di quelle
che vengono deterse dal parquet,
di quelle che si guardano di sbieco,
oppure
una solida impronta invisibile,
che rimane nel cuore per molti anni?
(da 'Nuovi poeti sovietici', Einaudi, 1961 - Traduzione di Angelo Maria Ripellino)
[ FONTE ]
Leonid Nikolaevič Martynov (Omsk, 22 maggio 1905 – Mosca, 22 giugno 1980)
[ Poeta russo. Ha dedicato gran parte dei suoi versi alla natia Siberia. Dotato di vena semplice e schietta, ha trasposto nei suoi versi, ora allegorici, ora fantastici, l'amore per la natura e per una umanità semplice e moralmente libera. ]