Carlo Bordini: 'Autunno'
Carlo Bordini
Autunno
Quando la fantasia
scopre l'invenzione di se stessa
si stanca
di inventare la realtà
non esistono le ore, non esistono i giorni, l'esistenza e la vita si
confondono.
È questo il paradiso? O l'autunno?
L'inverno precede dunque l'autunno? È questa la cabala?
Così come la guerra precede la pace.
L'acqua è acqua di pozzo, molli onde, concentriche.
Ciò che richiama il tuo incerto sorriso. Un ricordo oltre i mari, oltre
le colonne di sole. Le foglie girano e riportano indietro.
Tu non immagini di vivere in un castello incantato, e
di svegliarti dopo trent'anni, credendo di aver dormito
dieci minuti
forse sono le ragnatele ad aver dormito, o forse abbiamo
dormito entrambi. Abbandonai
nei tuoi terrori i miei. L'autunno
è appena iniziato.
(inedita - dal sito dell'autore)
[ FONTE ]
Carlo Bordini (Roma, 2 settembre 1938 – Roma, 10 novembre 2020)
[ Poeta e storico italiano. Dopo una lunga militanza nel movimento trotskista, è stato ricercatore di storia moderna presso l'Università "La Sapienza" di Roma, dove si è specializzato nella storia della famiglia e dell'amore. La sua poesia è stata definita "poesia narrativa" e risente dell'influenza di Guillaume Apollinaire, Thomas Stearns Eliot e Guido Gozzano. ]