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Domenica 28 Apr 2024
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1960 |2| Fino All'Ultimo Respiro

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"Fino All'Ultimo Respiro" | À Bout De Souffle | 1960, di Jean-Luc Godard


[ NOTA 1: pur non essendo il primissimo film della nascente Nouvelle Vague francese, è considerato quello più influente e innovativo fra tutti.

I giovani registi dell'epoca saccheggiarono le potenzialità del montaggio frammentario e discontinuo in una misura mai vista all'epoca del muto: Jean-Luc Godard frantuma le regole fondamentali del montaggio contiguo arrivando al famoso jump cut, al taglio di alcuni fotogrammi all'interno di una sequenza che viene così punteggiata da stridenti "salti", producendo così uno stile irregolare e nervoso. ]

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[ NOTA 2: tra le innovazioni proposte dal film, un personaggio contraddittorio che contemporaneamente cerca l'autenticità e si rifà a modelli immaginari del cinema (Bogart e il Noir americano). Altra contraddizione subito evidente sta nel fatto che Godard vuole lavorare allo stesso tempo sull'autenticità del mondo, senza manipolare l'immagine filmica, ma realizzando una messa in scena molto complessa ed elaborata.

Ci troviamo di fronte ad un testo conflittuale che attesta il rifiuto da parte del regista delle regole del cinema classico, un rifiuto che pervade profondamente il film. Nella seconda sequenza questi aspetti vengono messi in luce maggiormente, a partire dalla messa in scena. Le inquadrature di Michel alla guida vengono effettuate dal sedile posteriore dell'auto (da Raoul Coutard, direttore della fotografia). Sono realizzate con luce naturale, neutra, per consentire una resa più autentica dell'immagine filmica. È una tecnica innovativa, sicuramente controcorrente nei confronti del cinema classico che prediligeva, per situazioni simili, la retro-proiezione.

Un'altra scelta particolare consiste nel fatto che spesso Michel si rivolge alla macchina da presa, direttamente allo spettatore. In questo modo la macchina filmica e la finzione vengono evidenziate: Godard ricorda allo spettatore di essere al cinema, rompendo il rapporto di identificazione dello spettatore nel personaggio.

Godard, inoltre, per tutto il film attiva una sottrazione della drammaticità, evidenziando ciò che il cinema aveva sempre trascurato: l'irrilevante. Il regista trasforma l'irrilevante, appunto, in evento. Ad esempio, mentre il momento della morte dell'agente di polizia ad inizio film passa velocissimo (come la stessa morte di Michel alla fine), al dialogo "superfluo" tra Michel e Patricia nella camera d'albergo sono dedicati ben 20 minuti del film. Anche attraverso l'uso di piani sequenza Godard sottolinea l'innovazione del suo cinema e, allo stesso tempo, il rifiuto di quello classico e la sua volontà di re-inventarlo. ]

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[ SCHEDA DEL FILM SU WIKIPEDIA ]


Immagine tratta dal film 'Fino All'Ultimo Respiro': un esempio degli innovativi jump cut creati da Jean-Luc Godard



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