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Domenica 19 Mag 2024
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Sylvia Plath: 'Limite'

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Sylvia Plath

Limite


La donna ora è perfetta.
Il suo corpo
morto indossa il sorriso della compiutezza,
...l'illusione di una necessità greca
fluisce nei volumi della sua toga,
i suoi piedi
nudi sembrano dire:
Siamo arrivati fin qui, è finita.
I bambini morti si sono acciambellati,
ciascuno, bianco serpente,
presso la sua piccola brocca di latte, ora vuota.
Lei li ha raccolti
di nuovo nel suo corpo come i petali
di una rosa si chiudono quando il giardino
s'irrigidisce e sanguinano i profumi
dalle dolci gole profonde del fiore notturno.
La luna, spettatrice nel suo cappuccio d'osso,
non ha motivo di essere triste.
È abituata a queste cose.
I suoi neri crepitano e tirano.


Sylvia Plath (Boston, 27 ottobre 1932 – Londra, 11 febbraio 1963)

[ Poetessa e scrittrice statunitense. Moglie del poeta Ted Hughes, clinicamente depressa, morì suicida a trent'anni. La sua è poesia "confessionale", ispirata al vissuto e ai traumi personali. Tra le sue opere, oltre alle raccolte "Il colosso ", "Papaveri a luglio " e "Ariel ", anche il romanzo "La campana di vetro ". ]


[ Premio Pulitzer 1982 ]


[ CLICCA QUI PER LEGGERE ALCUNE CITAZIONI DI SYLVIA PLATH ]

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