Eugenio Montale: 'Nel sonno'
Eugenio Montale
Nel sonno
Il canto delle strigi, quando un’iride
con intermessi palpiti si stinge,
i gemiti e i sospiri
...di gioventù, l’errore che recinge
le tempie e il vago orror dei cedri smossi
dall’urto della notte – tutto questo
può ritornarmi, traboccar dai fossi,
rompere dai condotti, farmi desto
alla tua voce. Punge il suono d’una
giga crudele, l’avversario chiude
la celata sul viso. Entra la luna
d’amaranto nei chiusi occhi, è una nube
che gonfia; e quando il sonno la trasporta
più in fondo, è sempre sangue oltre la morte.
Eugenio Montale (Genova, 12 ottobre 1896 - Milano, 12 settembre 1981)
[ Poeta e scrittore italiano. Gli fu conferito il Premio Nobel per la Letteratura nel 1975 "per la sua poetica distinta che, con grande sensibilità artistica, ha interpretato i valori umani sotto il simbolo di una visione della vita priva di illusioni", ovvero la "teologia negativa" in cui il "male di vivere" si esprime attraverso la corrosione dell'Io lirico tradizionale e del suo linguaggio. ]
[ Premio Nobel 1975 ]
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