Haruki Murakami: 'Che cosa significhi essere discriminato...' (Cit. 2)
" - ŌSHIMA: Che cosa significhi essere discriminato, e quanto profondamente si resti feriti, sono cose che solo chi le ha subite può capire. Ogni dolore è unico, e anche le cicatrici hanno forma diversa per ciascuno. Perciò nel combattere la discriminazione e l'ingiustizia, credo di non essere secondo a nessuno. Ma se c'è una cosa che mi indigna ancora di più, sono le persone prive di immaginazione. Quelle che T. S. Eliot chiamava "gli uomini vuoti". Persone insensibili che coprono questa loro mancanza di immaginazione, questo loro vuoto, con un ammasso di segatura, e senza rendersene minimamente conto se ne vanno in giro per il mondo a tentare di imporre a tutti i costi questa loro ottusità agli altri, mettendo in fila parole vuote e senza senso. "
(Haruki Murakami, 1949, scrittore, traduttore e accademico giapponese,
dal romanzo 'Kafka sulla spiaggia' | Umibe no Kafuka | 2002)
Haruki Murakami (村上 春樹 Murakami Haruki) (Kyoto, 12 gennaio 1949)