• default style
  • blue style
  • green style
  • red style
  • orange style
Venerdì 19 Apr 2024
You are here: Home Poesie d'Autore Dimulá, Kikí Kikí Dimulá: 'Cravatta nera'
  • Increase font size
  • Default font size
  • Decrease font size

Kikí Dimulá: 'Cravatta nera'

Stampa PDF

Kikí Dimulá

Cravatta nera



Innaffia tu la pianta
e lasciami piangere.
Scrivi però le ragioni,
forse devo altro dolore.
Voglio avere la coscienza in pace
di avere sofferto per tutto.

Scrivi che piango per uno specchio.
Un tempo oggetto ornamentale,
oggi oracolo.
Per la brusca buonanotte
che danno le poche possibilità
e si dileguano.
Scrivi che piango per la tua finestra,
chiusa e senza saluti,
melanconica per nascita.
Per gli uccelli dell'ultimo decennio.
Il loro terrore delle antenne televisive.
Per il loro adattarsi
e svolazzare
tra questi alberi di ferro.

Scrivi.
Per questo sabato sera sepolto
tra due cipressi
nella chiesa di campagna.
Per la luna in lutto – indossa
una cravatta nera nuvola,
scrivi che piange.
Piango perché mi hai chiesto
se ho visto la luna piena.
No, non ho visto niente di pieno, non ho vissuto.
Piango perché i ragazzi portano lo zaino
come una conoscenza già completa,
e non entrano nel tenero rassicurante
delle ore ancora acerbe
e non giocano.

Scrivi che piango per le madri.
Le più antiche madri.
Belle ed esili,
amanti delle finestre,
arpiste della vedetta
che la morte ha colto impreparate
e sono longeve materne
nelle fotografie del salotto
e nei ricami.

Piango perché hanno acceso le luci
e la domenica gatta raggomitolata
sulla mia finestra.
Scrivi che piango per le bufere,
il poco cibo,
per tutto il Poco,
per i terremoti
senza preavviso.
Piango perché va sprecata
la notizia che mi hai dato
della prima farfalla vista ieri.
Piango perché non fa notizia l'effimero.

Scrivi. Piango
perché la sorte si è chiusa in casa,
la dilazione è arrivata al boia,
la borraccia è arrivata nel deserto,
la gioventù nella fotografia.
Piango perché chissà chi chiuderà
dei miei giorni gli occhi.

Innaffia tu la pianta
e lasciami piangere perché...


(da 'L'adolescenza dell'oblio', Crocetti, 2000 - Traduzione di Paola Maria Minucci)


[ FONTE ]


Vasiliki "Kikí" Dimulà, nata Radou (in greco: Κική Δημουλά) (Atene, 19 giugno 1931 – Atene, 22 febbraio 2020)

[ Poetessa greca. Impiegata a lungo presso il Banco di Grecia, fu ammessa all'Accademia di Atene nel 2002. La sua poesia tratta l'assenza, la perdita, la società, la solitudine e il tempo con la personalizzazione di concetti astratti e l'uso insolito di parole comuni, spesso con un velo di amara ironia. ]

Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione proprio. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei “social plugin” ed attribuibili a Facebook, Twitter, Pinterest, Google, etc. Se accedi ad un qualunque elemento sottostante o chiudi questo banner, acconsenti all'uso dei cookie. Se vuoi saperne di più sull’utilizzo dei cookie, in genere e nel sito e, sapere come disabilitarne l’uso, leggi l'Informativa sull’uso dei Cookie. Informativa Privacy e uso Cookie.

Accetto i Cookie da questo sito.

EU Cookie Information