Giorgio Caproni: 'Venere'
Giorgio Caproni
Venere
Dal fondo delle odorose
scogliere, al refrigerio
limpido del bel colore
marino, tu sorti accese
d'opaco lume le tenere
carni. E con trine
e con marmi
candidi e con sorrisi
di spume labili, doni
fatuo alle brezze un gioco
di prime voglie: sapori
casti di sale ai labbri
che tentano già i tuoi pii errori.
(da 'Ballo a Fontanigorda', Genova, Degli Orfini, 1938)
[ FONTE ]
Giorgio Caproni (Livorno, 7 gennaio 1912 – Roma, 22 gennaio 1990)
[ Poeta, critico letterario e traduttore italiano. Partito come preermetico attirato da uno scabro Espressionismo, approdò a un Ermetismo rivestito di un Impressionismo Idillico. Nella sua poesia canta soprattutto temi ricorrenti (Genova, la madre e Livorno, il viaggio, il linguaggio), unendo raffinata perizia metrico-stilistica a immediatezza e chiarezza di sentimento. ]