Giuseppe Ungaretti: 'Risvegli'
Giuseppe Ungaretti
Risvegli
Mariano il 29 giugno 1916
Ogni mio momento
io l'ho vissuto
un'altra volta
in un'epoca fonda
fuori di me
Sono lontano colla mia memoria
dietro a quelle vite perse
Mi desto in un bagno
di care cose consuete
sorpreso
e raddolcito
Rincorro le nuvole
che si sciolgono dolcemente
cogli occhi attenti
e mi rammento
di qualche amico
morto
Ma Dio cos'è?
E la creatura
atterrita
sbarra gli occhi
e accoglie
gocciole di stelle
e la pianura muta
E si sente
riavere
(da 'Il porto sepolto', Stabilimento tipografico friulano, dicembre 1916)
[ FONTE ]
Giuseppe Ungaretti (Alessandria d'Egitto, 8 febbraio 1888 – Milano, 1 giugno 1970)
[ È uno dei tre grandi poeti dell'Ermetismo italiano. Trasferitosi a Parigi nel 1912, prese parte alla Prima Guerra Mondiale nelle trincee del Carso e poi in Champagne. Dal 1935 al 1942 insegnò in Brasile e dal 1947 al 1965 fu professore di Letteratura Moderna alla Sapienza. ]
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