Óscar Hahn: 'All'una la mia fortuna alle due il tuo orologio'
Óscar Hahn
All'una la mia fortuna alle due il tuo orologio
Sono stato tutta notte davanti alla tua porta
aspettando che uscissero i tuoi sogni
All'una uscì una galleria di specchi
Alle due uscì un letto pieno d'acqua
Ale tre uscì un hotel in fiamme
Alle quattro uscimmo io e te facendo l'amore
Alle cinque uscì un uomo con la pistola
Alle sei si udì uno sparò e ti svegliasti
Alle sette uscisti di corsa da casa tua
Alle otto ci incontrammo all'Hotel Valdivia
Alle nove ci moltiplicammo negli specchi
Alle dieci ci sdraiammo sul letto ad acqua
Alle undici facemmo l'amore fino allo sterminio
Adesso è mezzogiorno
e ho tra le mie braccia il corpo di tutti i miei crimini.
(da 'Mal d'amore', 1981)
[ FONTE ]
Óscar Arturo Hahn Garcés (Iquique, 5 luglio 1938)
[ Poeta, critico e saggista cileno appartenente alla "Generazione dei Sessanta" nota anche come "Generazione Dispersa". Dopo il golpe del 1973 e l'arresto, scelse l'esilio negli Stati Uniti, dove insegnò Letteratura Spagnola all'Università del Maryland e in quella dello Iowa. ]