Rocco Scotellaro: 'La prima di agosto'
Rocco Scotellaro
La prima di agosto
a Manlio Rossi-Doria
In un momento cesserà la giostra
delle giumente bendate che trebbiano
a giri vorticosi sulle aie.
Hanno bisogno d'essere cantate
allora si mettono al trotto
e gli uomini sanno farle sognare:
O esauste fontane, a briglie lente,
dopo i picchi fatigati,
o amore sommo dell'uomo
un vero fratello
che scendeva da cavallo,
rimescolava invano nella ciba
d'acqua al fondo d'un'argilla
che la lunga cervice non lambiva!
O vero amore di compagni di lavoro:
ho visto un uomo dare a bere
le sue mani a una giumenta e bestemmiare!
A un cenno, nel momento
or rendetele franche
le giumente sulle aie
con le sacchette gonfie della biada.
Oggi nelle terre
si lavora e si fa festa
la prima di agosto
la gioia di riserva
il cibo di nascosto.
Dall'ombra dei fichi
si vede come una bandiera
sull'ultima biga.
E sono imbianchite le casine
la festa gloriosa dei santi
padri contadini.
(da 'È fatto giorno', Mondadori, 1954)
[ FONTE ]
Rocco Scotellaro (Tricarico, 19 aprile 1923 – Portici, 15 dicembre 1953)
[ Poeta, scrittore e politico italiano impegnato nella lotta per il miglioramento delle condizioni economiche e sociali dei contadini. La sua poesia è caratterizzata da da un'ambientazione pastorale serena, da un'armonia di immagini e visioni che esaltano la vita bucolica. ]