Blas de Otero: 'Corpo della donna'
Blas de Otero
Corpo della donna
Tantalo, in fuggitiva fonte d'oro
Quevedo
Corpo della donna, torrente d'oro
dove, affondate le braccia, cogliamo
un bagliore azzurro, qualche raspo
di luce strappato a una fronda d'oro.
Corpo della donna, ampio mare d'oro,
dove, amando le mani, non sappiamo
se i seni sono onde, se sono remi
le braccia, se sono solo ali d'oro...
Corpo della donna, fonte di pianto
dove, dopo tanta luce, da tanto
tatto lieve, di Tantalo è la pena.
E nella solitudine di Dio
sentiamo due solitudini, catena
muta che àncora anime e fango in Dio.
(da 'Angelo fieramente umano', 1950)
[ FONTE ]
Blas de Otero Muñoz (Bilbao, 15 marzo 1916 – Majadahonda, Madrid, 29 giugno 1979)
[ Poeta spagnolo. Esponente della Generazione del '36, segue la corrente poetica chiamata "Poesia Sradicata" attraverso la quale gli autori esprimono il proprio disagio e malessere nei confronti di un mondo che appare caotico e doloroso e nel quale non si riconoscono. ]