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Venerdì 19 Apr 2024
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Gesualdo Bufalino: 'Serenata a Gessica'

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Gesualdo Bufalino

Serenata a Gessica



I violini sotto i balconi del ghetto
acutamente ti chiamano, cuciono
ai tuoi piedi un damasco dogale:
tu da una fiaba mi lanci una rosa.

Gessica, ma le palme della sera
l'ingenua fronte bendarti
non senti ancora, e dai canali immensa
un'aquila di nuvole levarsi?

Addio, Gessica, addio, viso perduto:
già remota, con gesti di sonno
navighi un fiume d'aria
fra uno sterminio docile di fiori.


(da 'L'amaro miele', Einaudi, 1982)


[ FONTE ]


Gesualdo Bufalino (Comiso, 15 novembre 1920 – Vittoria, 14 giugno 1996)

[ Poeta, scrittore e aforista italiano. Insegnante, si rivelò tardi alla letteratura pubblicando nel 1981 "Diceria dell'untore ", con cui vinse il Premio Campiello. Con il romanzo "Le menzogne della notte " vinse nel 1988 il Premio Strega. Il suo stile ricercato, ricco e "anticheggiante" gli deriva dall'abilità linguistica e da una vasta cultura. ]


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