Maria Luisa Spaziani: 'Il naufrago che agita lanterne'
Maria Luisa Spaziani
Il naufrago che agita lanterne
Il naufrago che agita lanterne
sulla costa battuta dal favonio
e nella notte grida un solo cuore
si ricordi di me, della sventura,
nebbia infernale che circonda l'isola
e ne distrae tutti i naviganti
con calamite perfide... Sei tu
quel naufrago o relitto, e a notte invochi
la mia vela tranquilla, il mio timone
che non sfugge alla mano che lo guida
verso i porti sereni. Eppure accade
che a mezzogiorno, dentro la bonaccia,
quel tuo grido m'insegua e mi comandi
rotte aberranti che le antiche mappe
segnano con cartigli: hic sunt leones.
E le vele ne fremono, e la pace
s'incrina all'urlo del gabbiano in fuga
che dal più alto albero, nel sole,
scorge l'armata dei fantasmi.
(da 'L'occhio del ciclone', Mondadori, 1970)
[ FONTE ]
Maria Luisa Spaziani (Torino, 7 dicembre 1922 – Roma, 30 giugno 2014)
[ Poetessa italiana formatasi nel clima postermetico di chiara ascendenza montaliana. La sua poesia è venuta via via distendendosi dal mottetto o epigramma a forme narrativo-discorsive. ]
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