Roberto Bolaño: 'Dino Campana controlla l'autobiografia nel manicomio di Castel Pulci'
Roberto Bolaño
Dino Campana controlla l'autobiografia nel manicomio di Castel Pulci
Ero buono per la chimica, per la chimica pura.
Ma preferii fare il vagabondo.
Vidi l'amore di mia madre nelle bufere del pianeta.
Vidi occhi senza corpo, occhi sospesi orbitando sul mio letto.
Dicevano che non stavo bene di testa.
Presi treni e barche, percorsi la terra dei giusti
di buon mattino e con la gente più umile:
gitani e mercanti.
Mi svegliavo presto o non dormivo. Nell'ora
in cui la nebbia non era ancora svanita
e i fantasmi a guardia del sonno comunicano inutilmente.
Sentivo gli avvisi e gli allarmi ma non ho saputo decifrarli.
Non erano diretti a me bensì a quelli che dormivano,
però non ho saputo decifrarli.
Parole inintelligibili, grugniti, gridi di dolore, lingue
straniere sentivo ovunque andassi.
Esercitai i mestieri più umili.
Percorsi l'Argentina e tutta l'Europa nell'ora in cui tutti
dormono e appaiono i fantasmi a guardia del sonno.
Ma proteggevano il sonno degli altri e non ho saputo
decifrare i loro urgenti messaggi.
Frammenti, forse sì, e per questo visitai i manicomi
e le prigioni. Frammenti,
sillabe brucianti.
Non credevo alla posterità, benché talvolta
credessi alla Chimera.
Ero buono per la chimica, per la chimica pura.
(da 'I cani romantici', 1993)
[ FONTE ]
Roberto Bolaño Ávalos (Santiago del Cile, 28 aprile 1953 – Barcellona, 14 luglio 2003)
[ Poeta, scrittore e saggista cileno, è noto soprattutto per i romanzi "I detective selvaggi " e "2666 ", uscito postumo. ]