Claudio Malune: 'Indefinita, indefinibile bellezza'
Indefinita, indefinibile bellezza
Sai,
quanta bellezza su me
s’avventa,
senza meta,
nel plasmar che guardi,
divina, pia,
selvaggia ossequia
che smette fattezze da mesta
per gemere tenerezza.
Sai,
quanta adiposità,
sevizia,
colpevole coltura,
ombrosa indolenza s’alterna,
smerciandosi nel cieco ingombro
che è l’essere,
fedeli a noi stessi
nell’atto d’amare e odiarsi,
amare e amarsi.
Sai,
quanta bellezza s’avventa
sporgendoti,
un satellite che non s’adesca,
un valzer che non s’arresta.
(Claudio Malune)
Foto: appleplusskeleton, 'blood ties'
Tavola disegnata di: Guido Crepax
Installazione di: Liza Lou
Immagine tratta dal film d'animazione "Rango", 2011, di Gore Verbinski