Claudia Lars: 'Lettere scritte quando scende la notte'
Claudia Lars
Lettere scritte quando scende la notte
I
Il tempo è tornato indietro — per un istante —
Nella casa dove la mia gioventù
Voleva mangiarsi il cielo.
Il resto lo conosci bene...
Vennero altri con le loro parole
E i loro corpi,
A cercarmi dolorosamente
O a lasciare la nebbia del viaggio
Nelle mie povere mani.
Il resto è silenzio...
Oggi ho le tue poesie nelle mie lacrime
E l'atteso messaggio — così tuo —
Entra nel mio cuore dopo mille anni di assenza.
Il resto è possedere questo miracolo
E sentirmi sulla riva del Gran Sogno
Come una rosa nuova.
"Dammi la tua mano, infine, per sempre"...
III
Avrei potuto vivere vicino a te
Dolcemente
E accendere la lampada e sedermi
Nell’ampia poltrona profumata di tempo.
Avrei potuto cogliere una rosa
E metterla sula tua scrivania
O ricamare a metà pomeriggio
Una tovaglia a fiori.
È avvenuto il contrario:
Andai lontano e sola
- Tremendamente sola -
perché non volesti accompagnarmi.
Ma gli andirivieni su quelle strade
Quanto mi insegnarono a conoscere me stessa!
VI
Se tutto fosse diverso
Io non avrei un lungo viaggio negli occhi
E versi e versi
In questa solitudine...
Se tutto fosse diverso
Io sarei al tuo fianco del tutto felice
E metà della tua anima.
(da 'Lettere scritte quando scende la notte', 1974)
[ FONTE ]
Margarita del Carmen Brannon Vega, conosciuta con lo pseudonimo di Claudia Lars (Armenia, 20 dicembre 1899 - San Salvador, 22 luglio 1974)