Gaetano Arcangeli: 'La rondine'
Gaetano Arcangeli
La rondine
In un paese sospeso a mezza costa,
in giorni neutri di un'estate incerta,
rondini imprevedute a lungo stettero
a conversare fitto, appese a fili,
o a buttarsi in voli radenti
sull'asfalto, se minacciava pioggia...
Enigmatiche e audaci mi sfioravano,
instancabili d'ali e di bisbigli
che mi provavo a cogliere e ad intendere;
poi, disperando, spiavo le nuvole,
se mai, da esse, il segno di una sorte,
in squarci di foschia, mi trasparisse...
Ma un giorno, inavvertite, via migrarono.
E a quei monti a me migrasti tu,
bruna rondine tesa e solitaria.
(da 'L'Appennino e nuove poesie', Mondadori, 1963)
[ FONTE ]
Gaetano Arcangeli (Bologna, 19 aprile 1910 – Bologna, 8 settembre 1970)
[ Poeta italiano. Si allontanò via via dall'ermetismo verso toni più lirici e talora satirici. Tra i suoi temi la natura misteriosa e ostile, le memorie dell'infanzia e dell'adolescenza, il ricordo del padre e la solitudine. ]