Clemente Rebora: 'Dimmi che esisti - non chiedo altro'
Clemente Rebora
Dimmi che esisti - non chiedo altro
Dimmi che esisti - non chiedo altro:
Il resto al cuore io domando.
Sete ingannata da ogni coppa,
Senza il sapor della tua bocca,
Riposo illuso in ogni sonno
Senza il ristoro del tuo corpo,
Dimmelo sempre che ci sei,
Comunque la tua vita speri.
La creatura in te più vera
Ogni vicenda a me la svela,
La lontananza ansiosa dice
L'amor che accanto ammutolisce;
Ma so, non so, so che tu sola
Puoi dirmi: esisto - e dillo ancora.
(da 'Dieci poesie per una lucciola', Stampa Alternativa, 1999)
[ FONTE ]
Clemente Luigi Antonio Rèbora (Milano, 6 gennaio 1885 – Stresa, 1 novembre 1957)
[ Poeta italiano. Dopo una giovinezza inquieta alla ricerca di una dimensione trascendente, prese parte alla Prima Guerra Mondiale rimanendo ferito sul Podgora. Nel 1928 una crisi religiosa lo avvicinò alla fede cattolica: nel 1936 fu ordinato sacerdote. ]
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