Giorgio Bàrberi Squarotti: 'L'inizio della festa'
Giorgio Bàrberi Squarotti
L'inizio della festa
Volle offrire la festa dell'inizio
nella sua stanza appena sistemata
(e quante negligenze, tuttavia:
una calza spaiata, nera, su una sedia,
le mutandine appese alla finestra,
un fazzoletto forse sporco, storto
un quadro con le rose e i tulipani),
ma soltanto e a fatica riuscì
a aprire la bottiglia di barbera,
e i dolci e le pizzette tutti si erano
confusi, e rotolarono le arance
sul pavimento fino oltre la porta):
sconsolata e affannata, si sedette
sul divano viola, il capo curvo
per celare le lacrime tremanti,
poi si decise per l'unico riscatto
possibile della sua inettitudine,
iniziò a spogliarsi, pure in questo
inesperta e turbata, e imbarazzata
si mostrò nuda nel vivo fulgore
come la Verità che è, finalmente.
Torino, 1 gennaio 2002
(da 'Le Langhe e i sogni', 2003)
[ FONTE ]
Giorgio Bàrberi Squarotti (Torino, 14 settembre 1929 – Torino, 9 aprile 2017)
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