Rabindranath Tagore: 'Il giardiniere, LXXXV'
Rabindranath Tagore
Il giardiniere, LXXXV
Chi sei tu, lettore, che leggerai le mie poesie
tra cento anni?
Non posso mandarti un solo fiore di questa ricca primavera,
né darti un solo raggio d'oro delle nuvole
che mi sovrastano.
Apri le tue porte, guardati intorno.
Nel tuo giardino in fiore cogli i fragranti ricordi
dei fiori sbocciati cento anni fa.
Nella gioia del tuo cuore che tu possa sentire
la vivente gioia che cantò, in un mattino di primavera,
mandando la sua voce lieta, attraverso cento anni.
(da 'Il giardiniere', 1913 - Traduzione di Brunilde Neroni)
[ FONTE ]
Rabindranath Tagore (chiamato talvolta anche con il titolo di Gurudev), è il nome anglicizzato di Rabíndranáth Thákhur (Calcutta, 6 maggio 1861 – Santiniketan, 7 agosto 1941)
[ Poeta, drammaturgo, scrittore e filosofo bengalese. Insignito del Nobel nel 1913 "per la profonda sensibilità, la freschezza e la bellezza dei versi con i quali, con consumata capacità, ha reso il proprio pensiero poetico, espresso in inglese con parole proprie, parte della letteratura occidentale". ]
[ Premio Nobel 1913 ]