Epicuro: 'Il male, dunque, che più ci spaventa...' (Cit. 1)
" Il male, dunque, che più ci spaventa, la morte, non è nulla per noi, perché quando ci siamo noi non c'è lei, e quando c'è lei non ci siamo più noi. "
[ Tὸ φρικωδέστατον οὖν τῶν κακῶν ὁ θάνατος οὐθὲν πρὸς ἡμᾶς, ἐπειδήεπερ ὅταν μὲν ἡμεῖς ὦμεν, ὁ θάνατος oὐ πάρεστιν, ὅταν δὲ ὁ θάνατος παρῇ, τόθ' ἡμεῖς οὐκ ἐσμέν. ]
(Epicuro, 342 a.C.-270 a.C., filosofo greco antico, dall'epistola 'Lettera a Meneceo', III secolo a.C.)
Epicuro (in greco antico: Ἐπίκουρος, Epíkouros, "alleato" o "compagno, soccorritore") (in latino: Epicurus) (Samo, 10 febbraio 342 a.C. – Atene, 270 a.C.)