Sylvia Plath: 'Papaveri in ottobre'
Sylvia Plath
Papaveri in ottobre
Nemmeno le nubi assolate possono fare stamane
Gonne così. Né la donna in ambulanza,
Il cui rosso cuore sboccia prodigioso dal mantello -
Dono, dono d'amore
Del tutto non sollecitato
Da un cielo
Che in un pallore di fiamma accende i suoi
Ossidi di carbonio, da occhi
Sbigottiti e sbarrati sotto cappelli a bombetta.
O Dio, chi sono mai
Io da far spalancare in un grido queste tarde bocche
In una foresta di gelo, in un'alba di fiordalisi.
27 ottobre 1962
("Poppies in October", da 'Ariel', 1965)
[ FONTE ]
Sylvia Plath (Boston, 27 ottobre 1932 – Londra, 11 febbraio 1963)
[ Poetessa e scrittrice statunitense. Moglie del poeta Ted Hughes, clinicamente depressa, morì suicida a trent'anni. La sua è poesia "confessionale", ispirata al vissuto e ai traumi personali. Tra le sue opere, oltre alle raccolte "Il colosso ", "Papaveri a luglio " e "Ariel ", anche il romanzo "La campana di vetro ". ]
[ Premio Pulitzer 1982 ]
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