Zbigniew Herbert: 'Resoconto dal Paradiso'
Zbigniew Herbert
Resoconto dal Paradiso
In paradiso la settimana lavorativa è di trenta ore
gli stipendi sono più alti i prezzi in continuo calo
il lavoro manuale non affatica (per la minore forza di gravità)
tagliare la legna è come lo scrivere a macchina
il sistema sociale è stabile e i governi ragionevoli
davvero in paradiso si sta meglio che in qualsiasi altro paese
All'inizio le cose dovevano essere diverse -
cerchi luminosi cori e gradi di astrazione -
ma non si è riusciti a separare esattamente
il corpo dall'anima e questa veniva qui
con una stilla di grasso e filo di muscolo
se ne dovettero trarre le conclusioni
mescolare un granello d'assoluto a un granello d'argilla
ancora una deviazione dalla dottrina l'ultima deviazione
solo Giovanni l'aveva previsto: risorgerete col corpo
sono in pochi a vedere Dio
c'è solo per quelli fatti di puro pneuma
gli altri ascoltano i bollettini su miracoli e diluvi
col tempo tutti vedranno Dio
quando ciò avverrà non lo sa nessuno
Per ora il sabato a mezzogiorno
le sirene ululano dolcemente
e dalle fabbriche escono i proletari celesti
sotto il braccio portano goffamente le loro ali come violini.
(da 'Rapporto dalla città assediata', 1983 – Traduzione di Pietro Marchesani)
[ FONTE ]
Zbigniew Herbert (Leopoli, 29 ottobre 1924 – Varsavia, 28 giugno 1998)
[ Poeta, saggista e drammaturgo polacco. Discendente del poeta inglese George Herbert, durante la Seconda Guerra Mondiale prese parte alla Resistenza contro i nazisti. Esordì nel 1950 e la sua opera più nota è "Il signor Cogito ". Esule a Parigi dal 1986 al 1992 , tornò in Polonia dopo il trionfo di Solidarność. ]