Yves Bonnefoy: 'La pioggia d'estate'
Yves Bonnefoy
La pioggia d'estate
I
Ma il più caro, ma non
il meno crudele,
di tutti i nostri ricordi, la pioggia d'estate
improvvisa, breve.
Andavamo, ed era
in un altro mondo,
le nostre bocche s'inebriavano
dell'odore dell'erba.
Terra,
la stoffa della pioggia s'incollava su di te.
Era come il seno
che un pittore avrebbe sognato.
II
E subito dopo il cielo
ci accordava
quell'oro che l'alchimia
aveva tanto cercato.
Lo toccavamo, brillante,
sui rami bassi,
ne amavamo il gusto
d'acqua sulle nostre labbra.
E quando raccoglievamo
rami e foglie cadute,
quel fumo la sera, di colpo, quel fuoco,
era ancora l'oro.
(da 'La pioggia d'estate', 1999)
[ FONTE ]
Yves Bonnefoy (Tours, 24 giugno 1923 – Parigi, 1 luglio 2016)
[ Poeta, traduttore e critico d'arte francese. Le sue poesie affermano la speranza che al linguaggio poetico, non potendo raggiungere la conoscenza della realtà, sia concesso di giungere almeno al "suono del colore in ciò che è". ]
[ CLICCA QUI PER LEGGERE ALCUNE CITAZIONI DI YVES BONNEFOY ]