Jaime Gil de Biedma: 'Arte poetica'
Jaime Gil de Biedma
Arte poetica
A Vicente Aleixandre
La nostalgia del sole sui terrazzi,
sul muro di cemento color colomba
– eppure così vivido – e il freddo
improvviso che quasi sorprende.
La dolcezza, il calore delle labbra, da soli
in mezzo alla strada familiare
come in una grande sala dove sono accorse
folle lontane come esseri amati.
E soprattutto la vertigine del tempo,
il grande abisso che si apre fin dentro l'anima
mentre in alto galleggiano promesse
che svaniscono, proprio come la schiuma.
È senza dubbio il momento di pensare
che il fatto di essere vivo esige qualcosa,
forse eroismo – o più semplicemente,
qualche umile cosa comune
la cui scorza di materia terrestre
tenere tra le dita, con un po' di fede?
Parole, per esempio.
Parole di famiglia tiepidamente lise.
("Arte poética", da 'Compañeros de viaje', 1959)
[ FONTE ]
Jaime Gil de Biedma y Alba (Barcellona, 13 novembre 1929 - Barcellona, 8 gennaio 1990)
[ Poeta e scrittore spagnolo, considerato uno dei più importanti poeti della seconda metà del XX secolo e della "Generazione del '50". Nel suo lavoro ha fatto ricorso al Colloquialismo (con se stesso e con i suoi lettori) e all'ironia per evidenziare questioni sociali ed esistenziali. ]
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