Karmelo C. Iribarren: 'La ragazza della pensilina'
Karmelo C. Iribarren
La ragazza della pensilina
Esce dalla pensilina e guarda
verso sinistra:
rientra e ricomincia il suo ticchettio nervoso.
Non ce la fa più, ne muore, ha bisogno
che arrivi l'autobus, la vita, tutto
ciò che questa le ha riservato.
E ne ha bisogno ora, adesso, questo sabato sera.
Domani è una chimera, una finzione,
un pianeta lontano anni luce.
Esce di nuovo, guarda e si consuma di desiderio.
È terribilmente sfortunata un secondo
e al successivo – arriva l'autobus finalmente – ride
e sembra che albeggi nel mondo.
La guardo e penso
che anche solo per questo,
per questa forza, per provare
ciò che proprio adesso lei sta provando,
vale la pena vivere.
("La chica de la marquesina, da 'Ola de frío', Renacimiento, 2007)
[ FONTE ]
Karmelo C. Iribarren (San Sebastián, 19 settembre 1959)
[ Poeta spagnolo, autodidatta. Associata al "realismo sporco" di Charles Bukowski e Raymond Carver, in realtà la sua è una poesia più minimale, molto spesso frutto di osservazione della strada e dei bar, che l'ha fatta definire "realismo pulito" e "poesia di esperienza". Tra le sue raccolte poetiche, "Serie B ", "Dal fondo del bar ", "Ondata di gelo ", "Attraversando la notte ", "La pelle della vita ". ]