Ugo Foscolo: 'A Zacinto'
Ugo Foscolo
Né più mai toccherò le sacre sponde
ove il mio corpo fanciulletto giacque,
Zacinto mia, che te specchi nell'onde
del greco mar da cui vergine nacque
Venere, e fea quelle isole feconde
col suo primo sorriso, onde non tacque
le tue limpide nubi e le tue fronde
l'inclito verso di colui che l'acque
cantò fatali, ed il diverso esiglio
per cui bello di fama e di sventura
baciò la sua petrosa Itaca Ulisse.
Tu non altro che il canto avrai del figlio,
o materna mia terra; a noi prescrisse
il fato illacrimata sepoltura.
Ugo Foscolo, nato Niccolò Foscolo (Zante, Grecia, 6 febbraio 1778 – Londra, Regno Unito, 10 settembre 1827)
[ Poeta e scrittore italiano, tra i massimi esponenti del Neoclassicismo e del primo Romanticismo, corrente nella quale si inserisce "Ultime lettere di Jacopo Ortis ", considerato il primo romanzo italiano moderno. ]