Edmond Rostand: 'Sonetto dei Re Magi'
Edmond Rostand
Sonetto dei Re Magi
Persero la stella, una sera; perché si perde
La stella? Per averla troppo guardata
I due re bianchi, saggi di Caldea
Tracciavano in terra cerchi con il bastone.
Facevano calcoli, si grattavano il mento
Ma la stella era sfuggita come sfugge un'idea
E questi uomini dall'anima assetata d'essere guidata
Piangevano, drizzando le tende di cotone.
Il povero Re nero, invece, disprezzato dagli altri
Si disse "Pensiamo alla sete che non è nostra,
bisogna comunque dare da bere agli animali".
E, mentre teneva il manico del secchio,
Nell'umile cerchio di cielo dove bevevano i cammelli
Vide la stella d'oro, che danzava in silenzio.
("Sonnet des Rois Mages", da 'Panache et Tourment', 1918)
[ FONTE ]
Edmond Eugène Alexis Rostand (Marsiglia, 1 aprile 1868 – Parigi, 2 dicembre 1918)
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