Dino Campana: 'Donna genovese'
Dino Campana
Donna genovese
Tu mi portasti un po' d'alga marina
nei tuoi capelli, ed un odor di vento,
che è corso di lontano e giunge grave
d'ardore, era nel tuo corpo bronzino:
- Oh la divina
semplicità delle tue forme snelle -
Non amore non spasimo, un fantasma,
un'ombra della necessità che vaga
serena e ineluttabile per l'anima
e la discioglie in gioia, in incanto serena
perché per l'infinito lo scirocco
se la possa portare.
Come è piccolo il mondo e leggero nelle tue mani!
(da 'Canti Orfici', Tip. Ravagli, 1914)
[ FONTE ]
Dino Campana (Marradi, 20 agosto 1885 – Scandicci, 1 marzo 1932)
[ Poeta italiano. L'unico accostabile ai "maudits" del Decadentismo europeo quali Arthur Rimbaud. La sua poesia brucia le scorie della tradizione di Giosuè Carducci e Gabriele D'Annunzio con un atteggiamento visionario che va oltre le cose e i dati realisticamente intesi. Di lui è nota l'appassionata relazione con Sibilla Aleramo. ]
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