Attilio Bertolucci: 'Solo'
Attilio Bertolucci
Solo
Di settembre qui arde ancora il sole
cero presso alla sua consumazione
il prato al quale accedo pianeggiante
è un altare la cui tovaglia è erbosa.
La trapungono colchici dall'incarnato lilla
l'orlano gli spini del Signore e di quella
maledetta proprietà che oggi è umiliata
dalla rovina lenta dell'agricoltura.
L'insanguinano le bacche in forte anticipo
sulla stagione autunnale l'addolciscono
il corallo vegetale della rosa canina
e il ciuffo tenace che stringe la nocciola.
Mi posso improvvisare prete — vocazione ritardata —
per celebrare nell'ora empia del mezzogiorno
su questa tavola naturale dell'appennino spazioso —
offrendo carne e sangue personali
agli asini alle lucertole alle farfalle in coppia
i soli che testimonino per i matronei disertati
la mia fede e la mia beatitudine inquieta –
mentre l'aereo postale si allontana e fila
una lana che nella distanza assolata scintilla?
(da 'Viaggio d'inverno', Garzanti, 1971)
[ FONTE ]
Attilio Bertolucci (Parma, 18 novembre 1911 – Roma, 14 giugno 2000)
[ Poeta italiano. Le sue opere poetiche sono il risultato di una felice contaminazione tra eredità ermetica e capacità di tradurre ogni astratta eleganza in un discorso poetico naturale. ]
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