Mario Gori: 'La sera'
Mario Gori
La sera
Una radio che strepita e la sera
che si addensa sui tetti. Quando muore
il giorno, si rifugia nel ricordo
il disperato sogno che non vive.
Non abbiamo altra gloria, troveremo
sempre vuota la sera e ancora il vento
parla di lontananze. Quel bambino
che scuote una bandiera colorata
di crocicchio in crocicchio non sa nulla
di quello che noi siamo. Era così
l'infanzia che perdemmo, era così
quella nostra bandiera dei crocicchi.
La memoria risale e trovo inquiete
stagioni con il sangue dei vent'anni
aperti all'avventura. Chi pensava
che cresceva già allora in un sorriso
l'ombra atroce del tempo che ci chiude.
[ FONTE ]
Mario Gori, all'anagrafe Mario Di Pasquale (Niscemi, 16 settembre 1926 – Catania, 5 dicembre 1970)