Jaime Sabines: 'Mi tieni tra le mani'
Jaime Sabines
Mi tieni tra le mani
Mi tieni tra le mani
e mi leggi come un libro.
Sai quello che non so
e mi dici le cose che non mi dico.
Mi conosco in te più che in me stesso.
Sei un continuo miracolo,
un dolore che non sai dov'è.
Se non fossi una donna saresti un amico.
Talvolta vorrei parlarti di donne
che inseguo al tuo fianco.
Sei il perdono
e io sono tuo figlio.
Che occhi buoni hai quando sei con me?
Quanto lontana diventi, quanto mi manchi
quando alla solitudine ti sacrifico!
Dolce come il tuo nome, come un fico,
mi aspetti nel tuo amore finché arrivo.
Sei come la mia casa,
sei come la mia morte, amore mio.
(da 'Antología poética', 2004)
[ FONTE ]
Jaime Sabines Gutiérrez (Tuxtla Gutiérrez, 25 marzo 1926 – Città del Messico, 19 marzo 1999)
[ Poeta e politico messicano. Noto come "cecchino della letteratura", la sua poesia tendeva a trasformare la letteratura in realtà. I suoi scritti si basavano sulla sua presenza in vari luoghi quotidiani. ]
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