Wystan Hugh Auden: 'Musées des Beaux-Arts'
Wystan Hugh Auden
Musées des Beaux-Arts
Sulla sofferenza non erano mai in torto,
i Vecchi Maestri: come capivano bene
la sua umana posizione; come essa si svolga
mentre qualcun'altro mangia o apre una finestra o cammina annoiato;
come, mentre i vecchi attendono rispettosi e appassionati
la nascita miracolosa, ci siano sempre
bambini a cui non importa niente che essa avvenga, e pattinano
su uno stagno al limite del bosco;
non dimenticavano mai
che anche il tremendo martirio deve avere il suo corso
in qualche modo in un angolo, in qualche squallido posto
dove i cani continuano a vivere da cani e il cavallo del torturatore
si gratta l'innocente deretano contro un albero.
Nell'Icaro di Bruegel, per esempio: come ogni cosa si volge
del tutto tranquilla dal disastro; il contadino
può avere udito il tonfo, il grido desolato,
ma per lui non era un problema importante; il sole splendeva
come doveva fare sulle bianche gambe che scompaiono nel verde
dell'acqua; e la nave lussuosa e snella che aveva pur visto
qualcosa di sorprendente, un ragazzo che cade dal cielo,
sapeva dove andare e calma continuava a navigare.
(da 'Collected Poems', 1976)
[ FONTE ]
Wystan Hugh Auden (York, 21 febbraio 1907 – Vienna, 29 settembre 1973)
[ Poeta britannico naturalizzato statunitense. La sua produzione letteraria si contraddistingue per l'impegno politico, sociale ed ideologico dapprima e poi per una sensibile evoluzione in senso morale e religioso e l'uso di un linguaggio sempre più oscuro e sperimentale. ]
[ Premio Pulitzer 1948 ]
Dipinto: Pieter Bruegel il Vecchio, 'Caduta di Icaro' (o 'Paesaggio con la caduta di Icaro') (1558 circa)