Guy Goffette: 'Un po' d'oro nel fango'
Guy Goffette
Un po' d'oro nel fango
Mi dicevo anche: vivere è altra cosa
da quest'oblio del tempo che passa,
non le stragi dell'amore e dell'usura –
dal mattino alla notte lo facciamo:
fendere il mare, fendere il cielo, la terra,
volta per volta uccello, pesce, talpa, infine:
giocando a mescolare l'aria, l'acqua, i frutti
e la polvere; agendo come, bruciando per,
andando verso, a raccogliere cosa? Il verme
nella mela, tra le messi il vento, tanto tutto
sempre ricade, tanto tutto ricomincia e niente
mai è uguale a quello che era, né meglio né peggio,
e non cessa di ripetere: vivere è altra cosa.
("Un peu d'or dans la boue", da 'La vie promise', 1991 – Traduzione di Antonello Danni)
[ FONTE ]
Guy Goffette (Jamoigne, 18 aprile 1947 – Parigi, 29 marzo 2024)
[ Poeta e scrittore belga. Insegnante, libraio, editore, vive e lavora a Parigi. Yves Bonnefoy lo ha battezzato "erede di Paul Verlaine", capace di mantenere "le cose semplici, meravigliosamente in grado di catturare le emozioni e i desideri comuni a tutti noi". Le sue poesie ricercano la bellezza. ]
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