José Emilio Pacheco: 'La dea bianca'
José Emilio Pacheco
La dea bianca
Poiché sa quanto la ami e come parlo di lei in sua assenza,
la neve è venuta a cercarmi.
Ha dipinto di Bruegel gli alberi.
Ha dipinto di Hokusai il campo desolato.
Impossibile accontentare tutti.
La neve che per me è la dea, la sposa,
Astarte, Diana, l'eterna ragazza,
per altri è la nemica, la strega, la condannata al rogo.
Ostacola i loro lavori e i loro guadagni.
La odiano per averla vista tanto e per essere cresciuti con lei.
La collegano al sudario e alla morte.
Ai miei occhi invece è la giovane vita, la Dea Bianca
che apre le braccia, ci accoglie per un istante e va via.
Le dico addio, arrivederci, spero di rivederti un giorno.
Addio, schiuma dell'aria, isola che dura un istante.
("La diosa blanca")
[ FONTE ]
José Emilio Pacheco Berny (Città del Messico, 30 giugno 1939 – Città del Messico, 26 gennaio 2014)
[ Poeta, scrittore, saggista e traduttore messicano. Fu parte integrante della "Generazione dei '50". La sua poesia concentra l'attenzione sulla storia, sulla ciclicità del tempo, sull'universo dell'infanzia e sulla vita nel mondo moderno. ]
[ Premio Miguel de Cervantes 2009 ]
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