Martín López-Vega: 'Caffè gotico'
Martín López-Vega
Caffè gotico
Via della Stelletta
Sono un animale propenso all'elegia. Deve esistere
qualche tassonomia che mi classifichi. Ecco qui
il mantra del Pantheon silenzioso da secoli,
ecco le palme felici del Gianicolo,
ecco l'oro dell'autunno romano. Ho ancora nel corpo
lo sguardo della donna di ieri al Caffè Gotico
come un invito a scambiarci
le generalità animali. Il tempo è un coltello
e taglia l'aria del giorno, ne ricava un'altra città:
io e te nello stesso posto. L'elegia comincia.
Venivamo da Via dei Portoghesi,
il cuore aperto senza anestesia.
Tante cose sono cambiate da allora.
Si è congelata l'acqua nelle fontane,
si è scongelata e ha ripreso a sgorgare, sporca.
Ora ho tutto quello che voglio. Ma anche
qualcosa che non voglio e che mi insegue:
trattengo in me tutto quel che non ho più.
Sono solo quello che non sarò mai più.
(da 'Gajos', 2007)
[ FONTE ]
Martín López-Vega (Poo de Llanes, Asturias, 1975)