Pierre Reverdy: 'Colui che attende'
Pierre Reverdy
Colui che attende
È davvero l'autunno che ritorna
e si inizia a cantare
Ma nessuno
ci tiene
più di me
io sarò l'ultimo
Ma non è così triste
come avevano detto
questa stagione pallida
Un po' più di malinconia
Per darvi ragione
Il fumo interroga
Sarà lui oppure tu
a tesserne l'elogio
prima che arrivi il freddo
E aspetto
L'ultima luce
che sale nella notte
Ma la terra discende
E non tutto è finito
Un'ala la sostiene
Per tutto questo tempo
In fin dei conti io verrò con te
A chiudere la porta
Se tira troppo vento
("Celui qui attend", da 'Grande nature', 1925 - Traduzione di Valerio Magrelli)
[ FONTE ]
Pierre Reverdy (Narbona, 11 settembre 1889 – Solesmes, 17 giugno 1960)
[ Poeta e aforista francese. Legato al Cubismo e al Dadaismo, fu uno dei precursori del Surrealismo. Le sue opere tendono a privilegiare la verità poetica sulla realtà, a ridurre, in un linguaggio semplice e rigoroso, il divario fra sentimento ed espressione. ]