José Hierro: 'Autunno'
José Hierro
Autunno
Autunno dalle mani d'oro.
Cenere d'oro le tue mani lasciarono cadere per strada.
Torni a percorrere i vecchi paesaggi deserti.
Cinto il tuo corpo da tutti i venti di tutti i secoli.
Autunno dalle mani d'oro:
con il canto del mare che rimbomba nel tuo petto infinito,
senza spighe né spine che possano ferire il mattino,
con l'alba che bagna il suo cielo nei fiori del vino,
per dare gioia a colui che sa di vivere
sei venuto di nuovo.
Con il fumo ed il vento ed il canto e l'onda tremante,
nel tuo grande cuore acceso.
("Otoño", da 'Quinta del '42', 1952 – Traduzione di Oscar Macrì)
[ FONTE ]
José Hierro del Real (Madrid, 3 aprile 1922 – Madrid, 21 dicembre 2002)
[ Poeta spagnolo della generazione detta "sradicata", fu influenzato dalla poesia di Gerardo Diego. Incarcerato per quattro anni dopo la guerra civile, divenne araldo della "poesia testimoniale", passando nel tempo a temi esistenziali. ]
[ Premio Miguel de Cervantes 1998 ]
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