Piero Bigongiari: 'Vetrata'
Vetrata
O memoria, la terra è il tuo ritorno
negli occhi, le magnolie
in un torno di gridi dai cortili
traboccano, sui lividi ginocchi
spunta l’età più grande come un'alba.
Una febbre rimuove dagli stipiti
la madre dolcemente: là trasporta
simile a luce le vele dal porto:
afosa muove sulle braccia a chi
non scorda. Mentre un lampo rosa inonda
la finestra, l'attesa: una tempesta
di caldo, un bacio che fa vana ressa.
E i cani spenti di una festa delirano
di viola se grappoli di nulla
pendono già a un oriente.
(da 'Autoritratto poetico', Sansoni, 1985)
[ FONTE ]
Piero Bigongiari (Navacchio, 15 ottobre 1914 – Firenze, 7 ottobre 1997)
[ Poeta e critico letterario italiano. Insegnò Storia della Letteratura Italiana Moderna e Contemporanea all'Università di Firenze. È considerato esponente di un Ermetismo purista in cui dominano metafisicamente il tema dell'assenza, un forte anelito religioso e la trasfigurazione simbolica della realtà. ]
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