Stephen Dunn: 'Appuntamento alla cieca con la musa'
Stephen Dunn
Appuntamento alla cieca con la musa
Be', non proprio alla cieca; la conoscevo.
Ero io lo sconosciuto bisognoso, preoccupato
dell'apparenza e di quanto
ci avrebbe mai visto al di sotto. E, disperato
come sembra, sono stato io a farmi avanti –
non mi dispiaceva essere l'intermediario
per l'uomo che volevo essere. "Sì", assentì,
e poi, "spero tu non sia geloso".
Mentii, e lei indicò l'ora e il posto,
disse che c'erano degli altri, sempre e comunque.
La porta era aperta. E c'eravamo tutti –
uomini e donne, a mani vuote
e mal vestiti – ciascuno con la speranza
di piacere per la voce, il tono. Sulla sua poltrona
salutava o aggrottava la fronte.
Toccò delicatamente uno di noi, come a dire:
"Non disperare, presto ti verrà concesso".
Lo odiavo, ma presi coraggio.
Era delle donne la più ordinaria.
La volevo truccare, ma tutte le iniziative
parevano spettare a lei – mi ritrovai incapace
di muovermi. "Sembri solo" disse,
"un po' perso, il tipo di uomo
che scrive poesie mortifere su se stesso.
Pure sensibile", aggiunse, e rise.
Così la Musa cominciò la serata,
quella civetta a vita, mi parlò per la prima volta.
"Se vuoi valer qualcosa
devi venire ogni giorno", disse.
Ma poi: "Non sono quasi mai in casa".
(da 'Qui e ora', 2011 - Traduzione di Patrizio Ceccagnoli)
[ FONTE ]
Stephen Dunn (New York, 24 giugno 1939 – Frostburg, Maryland, 24 giugno 2021)
[ Poeta e accademico statunitense, vincitore del Premio Pulitzer 2001. La sua poesia-racconto indaga con stile chiaro nelle piccole cose della vita quotidiana alla ricerca di un significato universale. ]
[ Premio Pulitzer 2001 ]
[ CLICCA QUI PER LEGGERE ALCUNE CITAZIONI DI STEPHEN DUNN ]