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Sabato 20 Apr 2024
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Caparezza: 'La Fitta Sassaiola Dell'Ingiuria'

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Caparezza

La Fitta Sassaiola Dell'Ingiuria


C'è chi mi vuole folle e chi follemente spera che toppi carriera
Da sera a mattina si ostina, ficca aghi nella mia bambolina
Mina la via che l'anima mia cammina
Mi pedina
Il fatto è che se sfuggo alla logica tragica è la fine che mi si propina
L'acqua che butti sul mio fuoco diventa benzina
Ogni insulto è un manichino per la mia vetrina
Sappi che la mia dottrina se ne fotte di chi sta dopo e chi prima
Chi mi stima mi istiga a stilare 'sti suoni
'Sti versi e 'sti ca...!
Godo se penso all'amaro che mastica
Chi pronostica la fine della mia vitalità

Mi piace che mi grandini sul viso
La fitta sassaiola dell'ingiuria
Mi agguanto solo per sentirmi vivo al guscio della mia capigliatura

Mi piace che mi grandini sul viso
La fitta sassaiola dell'ingiuria
Mi agguanto solo per sentirmi vivo al guscio della mia capigliatura


Fonda la tua gloria sull'ingiuria
Lavati i denti col seltz come Furia
Smile
Siamo in aria, canta vittoria ma io ti sputerò come un seme d'anguria
C'è penuria di muri adibiti alla memoria
Pura vanagloria
Fa male come un dente che si caria il mio debole per le vittime della storia
Le hanno odiate
Umiliate
Lasciate alla sorte
Per fargli la corte dopo la morte
Mi faccio forte di un simile supplizio
Ed è per questo che schifo ogni giudizio
Ho la riflessione come vizio
Il mio fine è di fare di ogni fine un buon inizio
Mi sazio di un dizionario vario più dei santi del calendario

Mi piace che mi grandini sul viso
La fitta sassaiola dell'ingiuria
Mi agguanto solo per sentirmi vivo al guscio della mia capigliatura

Mi piace che mi grandini sul viso
La fitta sassaiola dell'ingiuria
Mi agguanto solo per sentirmi vivo al guscio della mia capigliatura


Mi piace sapermi diverso
Piacere perverso che riverso in versi su fogli sparsi
Nei capoversi
Dei giorni persi
Nei miei rimorsi
Che cosa c'è da aspettarsi da chi come me non sa adeguarsi
A sette
Mafiette
Etichette
E se tutti fanno lui smette?
Chi manomette le tette della scultura
Ne ignora l'amore e la cura
Ciocca dopo ciocca mi son fatto sta capigliatura
Come un tiranno tra le mura non ho paura
C A P A
No fregatura, monnezza pura, senti che attrezzatura
È la mistura che infuria nella fitta sassaiola dell'ingiuria

Mi piace che mi grandini sul viso
La fitta sassaiola dell'ingiuria
Mi agguanto solo per sentirmi vivo al guscio della mia capigliatura

Mi piace che mi grandini sul viso
La fitta sassaiola dell'ingiuria
Mi agguanto solo per sentirmi vivo al guscio della mia capigliatura

Io non sono cambiato
Il cuore ed i pensieri son gli stessi
Sul tappeto magnifico dei versi
Voglio dirvi qualcosa che vi tocchi




[ NOTE: il ritornello "Mi piace che mi grandini sul viso la fitta sassaiola dell'ingiuria, mi agguanto solo per sentirmi vivo al guscio della mia capigliatura" è cantato da Angelo Branduardi, ed è effettivamente una parte della canzone "Confessioni Di Un Malandrino" dello stesso Branduardi; presi da questo brano sono anche gli arpeggi della chitarra all'inizio e la frase di chiusura "Io non sono cambiato, il cuore ed i pensieri son gli stessi, sul tappeto magnifico dei versi voglio dirvi qualcosa che vi tocchi" ]



(Album: '?!', 2000, di Caparezza)

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