• default style
  • blue style
  • green style
  • red style
  • orange style
Mercoledì 01 Mag 2024
You are here: Home Citazioni Valverde, José María José María Valverde: 'Sera di primavera, I'
  • Increase font size
  • Default font size
  • Decrease font size

José María Valverde: 'Sera di primavera, I'

Stampa PDF

José María Valverde

Sera di primavera, I



Queste sere, Signore, son tutte tue, per certo,
ordite della tua sostanza, della tua carne dorata.
È primavera, ma ignoro se aprile o maggio;
si scorda il transito del tempo, morte lenta,
come bocca insaziata. Così sarà l'eterno,
l'uguale di questa sera, copiosa, giubilante,
che non s'aliena in cerca di perfezione, immota.
E tanta in queste ore eternità si stempera,
che non so dei miei anni. Forse sono il fanciullo
cui primavera d'augurii feriva,
forse un uomo io sono con il mondo nel petto,
o un vecchio stanco, che contempla la vita
come un frutto rotondo, sollecito all'appello del suolo.
E il mondo è una candida comunione delle terre,
lo spazio si cancella, ferita rimarginata,
fatto lieve canzone, lume degli orizzonti.
Sento stendersi intorno pianure, come cori
che intonano un'identica nota senza varianti:
la luce del sole, che affratella i monti e le valli
solo in una presenza, fatta musica d'anima.
È come sempre. Come ieri, come domani.


(Traduzione di Oreste Macrì)


[ FONTE ]


José María Valverde Pacheco (Valencia de Alcántara, 26 gennaio 1926 – Barcellona, 6 giugno 1996)

Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione proprio. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei “social plugin” ed attribuibili a Facebook, Twitter, Pinterest, Google, etc. Se accedi ad un qualunque elemento sottostante o chiudi questo banner, acconsenti all'uso dei cookie. Se vuoi saperne di più sull’utilizzo dei cookie, in genere e nel sito e, sapere come disabilitarne l’uso, leggi l'Informativa sull’uso dei Cookie. Informativa Privacy e uso Cookie.

Accetto i Cookie da questo sito.

EU Cookie Information