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Venerdì 29 Mar 2024
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Rafael Alberti: 'L'angelo buono'

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Rafael Alberti

L'angelo buono



Venne quello che amavo,
quello che invocavo.

Non quello che spazza cieli senza difese,
astri senza capanne,
lune senza patria,
nevi.
Nevi di quelle che son cadute da una mano,
un nome,
un sogno,
una fronte.

Non quello che ai suoi capelli
legò la morte.

Ma quello che amavo.

Senza graffiare i venti,
senza ferire foglie o agitare cristalli.

Quello che ai suoi capelli
legò il silenzio.

Per scavarmi nel petto, senza farmi male
di luce dolce una riva
e render navigabile la mia anima.


(da 'Degli angeli', 1929 – Traduzione di Vittorio Bodini)


[ FONTE ]


Rafael Alberti Merello (El Puerto de Santa María, 16 dicembre 1902 – Cadice, 28 ottobre 1999)

[ Poeta spagnolo. Membro della "Generazione del '27". Il suo lirismo si evolve da una poesia più intellettuale e astratta alla violenza satirica di opere quali "Capital de la gloria " (1936-1938) e infine a un più delicato e nostalgico intimismo. ]


[ Premio Miguel de Cervantes 1983 ]


[ CLICCA QUI PER LEGGERE ALCUNE CITAZIONI DI RAFAEL ALBERTI ]

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