Dino Campana: 'Firenze cicisbea'
Dino Campana
Firenze cicisbea
Scampanava la Pasqua per la via
Calzaioli, le donne erano liete
Quel giorno ed innocenti le fanciulle
Di sotto ai cappelloni ultima moda,
E ingiovanito mi sembrava il duomo...
Ed i piedini andavano armoniosi
Portando i cappelloni battaglieri
Che armavano di un'ala gli occhi fieri
Del lor languore solo, nel bel giorno.
Il cannone tuonò ma non riscosse
Le signorine che andavano a messa
E continuava il calmo cicaleggio.
Una colomba si librava molle.
(da 'Canti Orfici ed altre liriche', Vallecchi, 1928)
[ FONTE ]
Dino Campana (Marradi, 20 agosto 1885 – Scandicci, 1 marzo 1932)
[ Poeta italiano. L'unico accostabile ai "maudits" del Decadentismo europeo quali Arthur Rimbaud. La sua poesia brucia le scorie della tradizione di Giosuè Carducci e Gabriele D'Annunzio con un atteggiamento visionario che va oltre le cose e i dati realisticamente intesi. Di lui è nota l'appassionata relazione con Sibilla Aleramo. ]
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