Gottfried Benn: 'Bella gioventù'
Gottfried Benn
Bella gioventù
La bocca di una ragazza, che era rimasta a lungo nel canneto,
appariva tutta rosicchiata.
Quando le venne aperto il petto, l'esofago era crivellato di buchi.
Si trovò infine in una pergola sotto il diaframma
un nido di giovani topi.
Una piccola sorellina era morta.
Gli altri vivevano di fegato e reni
bevevano il freddo sangue ed era
quella passata qui una bella gioventù.
E bella e rapida venne anche la loro morte:
furono gettati tutti insieme nell'acqua.
Ah, quei musini come squittivano!
***
Schő ne Jugend
Der Mund eines Mädchens, das lange im Schilf gelegen hatte,
sah so angeknabbert aus.
Als man die Brust aufbrach, war die Speiserő hre so lő cherig.
Schließlich in einer Laube unter dem Zwerchfell
fand man ein Nest von jungen Ratten.
Ein kleines Schwesterchen lag tot.
Die andern lebten von Leber und Niere,
tranken das kalte Blut und hatten
hier eine schő ne Jugend verlebt.
Und schő n und schnell kam auch ihr Tod:
man warf sie allesamt ins Wasser.
Ach, wie die kleinen Schnauzen quietschten !
1912
(Traduzione di Ferruccio Masini)
[ FONTE ]
[ ASCOLTA LA POESIA RECITATA DA ALBERTO ANGRISANO ]
Gottfried Benn (Mansfeld, 2 maggio 1886 – Berlino, 7 luglio 1956)
[ Poeta, scrittore e saggista tedesco. Formatosi nel clima dell'Espressionismo, virò verso un Decadentismo fortemente venato di un nichilismo che coltivò maggiormente dopo il dissidio con il nazionalsocialismo, cui aveva aderito ai primordi e che gli vietò qualsiasi attività letteraria, considerando la sua "arte degenerata". ]