Agneta Enckell: 'Quella notte la città era grigia'
Agneta Enckell
Quella notte la città era grigia
Quella notte la città era grigia.
L'ho vista attraverso il finestrino
dell'auto il tempo ci permette di elaborare
i sogni al rallentatore
un uomo e
una donna e
la strada
nonostante
il loro autocontrollo odiano e amano
con grande intensità: lui
le ha preso il braccio
e perché dovrei discutere
ciò che è evidente: tutto
è capitato certamente
e senza ritmo e lui
ha svitato la mano di lei
dalla sua estremità e dal contesto. Certo che il procedimento
è stato doloroso, però in silenzio.
Poi è scomparso per la strada
con la mano di lei nella sua
i sogni non hanno risposte
senza mano supplicando lei è caduta
sul marciapiede supplicando
tendendo il suo polso senza sangue verso di me
ma adesso sono sogni e niente
sanguina
io
metto in moto l'auto e scompaio
per la strada.
[ FONTE ]
Agneta Enckell (Helsinki, 1957)