Nasos Vaghenàs: 'Ode Barbara, XIII'
Nasos Vaghenàs
Ode Barbara, XIII
Miei vecchi amori. Visibili
ore di un secolo che non vuole morire.
Si rompono continuamente lune intorno a me.
La luce che m'illumina di certo verrà
da stelle spente.
Tutta la notte sradico sentimenti
dal mio petto che resta sempre verde.
Erbacce con radici d'eternità.
Mi stordisce il rumore del tempo.
Scendo
in una notte più profonda di quella vera
con una duplice tenebra negli angoli
e caligini d'usi passati.
Camminando lentamente, attento
a non svegliarvi.
(da 'Poeti Greci del Novecento', Mondadori, 2010 - Traduzione di Filippo Maria Pontani)
[ FONTE ]
Nasos Vaghenàs, anche translitterato in Vayenas (in greco: Νάσος Βαγενάς) (Drama, Grecia, 8 marzo 1945)
[ Poeta e traduttore greco della "Generazione del '70". Studioso di Giorgos Seferis, nei suoi versi tenta di riconsacrare la parola poetica, rivitalizzandone l'uso, il ritmo, l'importanza del verso libero, restituendo la grazia naturale di una autorialità non scambiabile. ]
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