Dezső Kosztolányi: 'Vuoi giocare?'
Dezső Kosztolányi
Vuoi giocare?
Dimmi, vuoi essere la mia
compagna di giochi?
Vuoi sempre, sempre giocare?
Andare insieme nel buio,
con cuore infantire sembrare
importante,
prendere posto con serietà
a capotavola,
versare vino e acqua con sapienza,
lanciare perle, gioire con niente,
e con nostalgia indossare
vecchi vestiti?
Dimmi, vuoi giocare a tutto
quel che è vita,
all'inverno nevoso e al lunghissimo
autunno,
si può bere il thè, muti,
il thè di rubino e il vapore giallo?
Vuoi vivere davvero con cuore puro,
stare in silenzio a lungo,
a volte aver paura,
perché sulla piazza si aggira
il novembre,
perché lo spazzino è un uomo
povero e malato;
chi fischia sotto la nostra finestra?
Vuoi giocare al serpente, all'aquila,
ai lunghi viaggi, al treno, alla nave,
al Natale, al sogno,
a tutte le cose belle?
Vuoi giocare all'amante felice?
Fingere il pianto, il funerale colorato?
Vuoi vivere, vivere per sempre,
vivere nel gioco che è diventato vero?
Stare distesi per terra tra i fiori
e vuoi, vuoi giocare alla morte?
(Traduzione di Edith Bruck)
[ GUARDA LA VIDEO-POESIA OMONIMA ]
Dezső Kosztolányi de Nemeskosztolány (Subotica, 29 marzo 1885 – Budapest, 3 novembre 1936)