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Giovedì 18 Apr 2024
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Ardengo Soffici: 'È novembre'

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Ardengo Soffici

È novembre



Presto, cogliamo questi ultimi lampi
di bellezza della terra esausta che si prepara a morire.
Quante volte avremmo voluto fissar nella carta bianca l'emozione,
il nostro amore quasi carnale per la zolla grassa, bollente,
coperta di verdura robusta,
per la spiga pesante che il sole abbrustolisce,
per il grappolo azzurro, lustro,
turgido come una mammella,
per il ramo curvo carico di frutta.
Non abbiamo saputo!
Non perdiamo questi splendori estremi.
Empiamoci gli occhi del vermiglione, della porpora,
dell'arancione dei pampani agonizzanti;
del giallo e del bianco dei fiori ritardatari.
L'erba fresca inzuppata di guazza,
le foglie scintillanti nelle mattine ancora soleggiate,
i tetti che la luce inonda ancora,
i campi e le prode fumanti
come la groppa di un bue che ha lavorato troppo.
Domani il sipario della nebbia calerà su tutto e sul nostro cuore.
Non vedremo, non ameremo più nulla che i nostri ricordi;
non sentiremo che il nostro dolore solitario.


[ FONTE ]


Ardengo Soffici (Rignano sull'Arno, 7 aprile 1879 – Vittoria Apuana di Forte dei Marmi, 19 agosto 1964)


[ CLICCA QUI PER LEGGERE ALCUNE CITAZIONI DI ARDENGO SOFFICI ]

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